Andrea Asta è allenatore del gruppo di giocatori Modena Volley che prende parte al campionato Under 19 e Serie B. È al primo anno di lavoro all’interno del club gialloblù, ha grande esperienza e un curriculum che intreccia il lavoro sui senior a quello sui ragazzi.

Com’è stato l’approccio iniziale con Modena Volley e come ti sei ambientato nella realtà gialloblù?

L’inizio del mio lavoro, già dall’estate, è stato semplicemente entusiasmante. Devo ammettere che condurre il primo allenamento al Pala Panini è stata un’emozione molto forte: ti senti incredibilmente “piccolo” in un palazzetto in cui ogni giorno vengono scritti pezzi di storia del nostro sport. Ambientarmi è stato comunque facile, grazie ai tanti professionisti di altissimo livello (tecnici e dirigenti) che lavorano in questa Società. Tutti mi stimolano e mi aiutano ad indirizzare al meglio il lavoro settimana dopo settimana.

Hai avuto modo di lavorare con giocatori esperti e con tanti giovani, come cambia il metodo di lavoro?

Lavorare con gli atleti giovani è sempre stata una delle mie più grandi passioni, anche negli anni in cui ho allenato squadre seniores. Il metodo ha alcuni punti di contatto ma anche differenze importanti: i ragazzi giovani hanno bisogno di soddisfare non solo la propria “fame agonistica”, ma anche di costruire e incrementare giorno dopo giorno il proprio bagaglio di competenze. Per questo il volume di lavoro è tipicamente più alto e fortemente orientato alla ricerca dei cosiddetti “picchi massimi di prestazione”.

Come ti trovi con gli altri allenatori del settore giovanile? Interagite tra di voi?

Il gruppo tecnico è molto vasto, comprende allenatori esperti ed altri più giovani. La cosa che accomuna tutti è il grande desiderio di “parlare di pallavolo”: abbiamo già svolto diverse riunioni tecniche e abbiamo spesso occasione per incontrarci, scambiarci idee e feedback e crescere tutti insieme. Credo che questo sia un grande punto di forza perché le esperienze e le idee di ognuno possono arricchire tutti e portarci a lavorare sempre meglio. Mi permetto anche di citare e ringraziare lo staff della SuperLega, che è sempre molto disponibile e aperto nei miei confronti: vederli lavorare è una continua fonte di ispirazione.

Quali sono le difficoltà e le soddisfazioni maggiori che incontri nel tuo lavoro?

La soddisfazione più grande è sicuramente veder crescere i ragazzi settimana dopo settimana. Sono tutti molto determinati e si impegnano al massimo per realizzare i propri sogni ed obiettivi. Nel riguardare i filmati anche solo di pochi mesi fa è davvero impressionante apprezzarne i progressi. La parte più dura dal mio punto di vista è gestire e aiutarli a gestire le normali oscillazioni di rendimento che i ragazzi hanno a questa età: non è sempre facile da accettare ma fa parte del loro percorso di crescita.

A che punto dei campionati siamo e che obiettivi vi siete dati con gli altri membri dello staff di Under 19 e Serie B?

Abbiamo appena iniziato il girone di ritorno in Serie B e a breve cominceranno le sfide della fase regionale U19. Dal punto di vista del gioco le nostre qualità sono cresciute molto, il nostro obiettivo in questa seconda parte di Stagione sarà quello di riuscire a raccogliere qualche risultato positivo in più. La salvezza in Serie B è un obiettivo ambizioso per un gruppo giovane come il nostro ma faremo di tutto per raccogliere più punti rispetto al girone d’andata, mentre in U19 affronteremo le prossime difficili sfide con l’obiettivo di centrare la qualificazione alla Final Four regionale di categoria e tentare poi l’assalto alla Finale Nazionale. Faremo del nostro meglio!