Conosciamoli meglio: Venti domande a Francesco Petrella!

Giovane e fresco campione d’Italia! Conosciamo meglio il nuovo allenatore Francesco Petrella!

 

“Qual è l’obiettivo principale per la prossima stagione?”

“Sicuramente la nostra ambizione è quella di essere protagonisti in campionato e coppa per provare a fare una ‘sorpresa’. È prematuro adesso dare un obiettivo definito prima di aver visto tutte le squadre”

 

“Pensi che un giocatore sotto il metro e 80 possa diventare un attaccante?

“Nella pallavolo moderna sicuramente il fattore fisico è molto importante; quindi, credo sia molto difficile”

 

“Nella pallavolo moderna quanto è importante ricevere a 4 con l’opposto?”

“È un’opzione che si sta vedendo sempre più spesso contro battitori che battono molto forte. Come per altri adattamenti di ricezione credo sia molto importante la qualità degli interpreti in uno schema, a maggior ragione con più zone di conflitto da gestire. Se si ha la possibilità di avere un opposto con quelle caratteristiche e un libero abituato a coordinare la linea di ricezione a 4, può essere una buonissima soluzione contro certi battitori”

 

“Qual è il tuo giocatore più forte del mondo oggi?”

“Difficile da dire perché per ogni ruolo ci sono aspetti importanti del gioco: paragonare ad esempio un alzatore ad un centrale o ad uno schiacciatore è complicato”

 

“Sestetto dei tuoi sogni?”

“Faccio un sestetto solo di giocatori non in attività: Vullo-Cuminetti, Bernardi-Giba, Giani-Gustavo, Sergio”

 

“Qual è il giocatore più talentuoso che tu abbia mai allenato?”

“Ho avuto la fortuna di essere in palestra con grandi campioni e grandi giocatori, non saprei sceglierne solo uno su tutti”

 

“Eri bravo a giocare a pallavolo? Che ruolo?”

“Mi divertivo a giocare e facevo il palleggiatore. Ho sempre giocato a livelli ‘bassi’ quindi meglio che abbia fatto l’allenatore”

 

“Quando hai deciso di voler diventare un allenatore?”

“Ho iniziato perché un amico che allenava mi ha chiesto di dargli una mano quando avevo 16 anni poi pian piano ho studiato e mi ha preso”

 

“Com’è allenare giocatori della tua età o più grandi?”

“Bella domanda! Da primo allenatore ancora non lo so, lo scoprirò quest’anno. Da parte mia comunque c’è tanta curiosità di conoscere giocatori che hanno una grande esperienza, come ho sempre fatto anche da assistente”

 

“Cosa vuol dire per un modenese allenare Modena Volley?”

“È un po’ come allenare una ‘nazionale’ di casa propria. È un privilegio”

 

“Quanto ti ha insegnato Lorenzetti?”

“Ad Angelo devo molto se non tutto quello che so di volley e del concetto di squadra. Se non lo avessi incontrato probabilmente non sarei qui ora”

 

“Consoci Osmany? Come sarà allenare un campione del suo calibro?”

“Conosco Osmany come giocatore avendoci giocato contro spesso. Sarà sicuramente molto interessante e sono curioso di lavorare insieme ad un campione di questo livello”

 

“Cibo preferito?”

“Tortellini in brodo, ovviamente”

 

“Musica preferita”

“Ascolto un po’ di tutto, non mi piace fermarmi su un genere in particolare”

 

“Ultimo libro letto?”

“’Dal buio all’oro di Bruno Mossa de Rezende”

 

“Squadra di calcio preferita?”

“Non sono molto tifoso di calcio, guardo le partite per vedere come giocano e come allenano grandi allenatori di quello sport”

 

“Mare o montagna?”

“Mare anche se mia moglie preferisce la montagna”

 

“Un viaggio che ti piacerebbe fare”

“Mi piacerebbe fare un giro tra Los Angeles e San Francisco”

 

“Come sarà entrare al PalaPanini da primo allenatore la prima volta in casa?”

“Sicuramente molto emozionante: è certamente un grande orgoglio e provo un forte senso di appartenenza verso un posto che ho vissuto sia dagli spalti che da vicino al campo”


Conosciamoli meglio: Venti domande a Mattia Boninfante!

Sarà il vice Bruno per la prossima stagione, arriva da Pordenone e suo padre è una vecchia conoscenza del volley gialloblù. Conosciamo meglio Mattia Boninfante!

 

“Presentati ai tifosi di Modena”

“Ciao sono Mattia Boninfante, ho 19 anni, sono un ragazzo solare che non vede l’ora di conoscere l’ambiente di Modena e iniziare allenamenti e partite con la squadra”

 

“Cosa ti ha lasciato Volley Prata?”

“Prata oltre a qualche vittoria ed esperienza mi ha lasciato dei bellissimi legami che mi porterò dietro tutta la vita”

 

“Il tuo miglior risultato sportivo fino ad adesso?”

“L’europeo under 20 vinto nel 2022 in finale con la Polonia 3-2”

 

“Cosa ti ha spinto a diventare un palleggiatore?”

“All’inizio non ero molto felice perché mi piaceva di più schiacciare, poi però ho capito che per arrivare a livelli più alti avrei dovuto cambiare ruolo e adesso ho imparato ad apprezzarlo”

 

“Cosa pensi di Modena Volley?”

“Penso sia la società migliore in Italia e il posto giusto per me”

 

“Qual è il tuo fondamentale preferito?”

“La battuta”

 

“Quest’anno giocherai per la prima volta in Superlega, come ti senti a riguardo?”

“Mi sento emozionato e curioso visto che è il campionato migliore del mondo”

 

“Chi è il tuo allenatore preferito?” 

“Mio papà negli ultimi 2 anni mi ha dato tanto, ma provo a prendere qualcosa da tutti quelli che ho avuto”

 

“A quanti anni hai iniziato a giocare a pallavolo?”

“A 8 anni”

 

“Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?”

“Mi aspetto di imparare molto, crescere e divertirmi giocando a pallavolo”

 

“Cosa stimi dei tuoi genitori?”

“La loro pazienza, unità e tutte le cose che mi insegnano”

 

“La prima volta fuori casa, sei pronto?”

“Si, probabilmente all’inizio sarà un po’ strano ma poi mi abituerò”

 

“A chi ti ispiri?”

“Mi ispiro a Bruninho, cercando di prendere il meglio da più giocatori del mio stesso ruolo”

 

“Cibo preferito?”

“Pasta fredda di mia nonna”

 

“Sei già stato a Modena? Conosci la città?”

“Si quando ci giocava mio padre, non me la ricordo benissimo ma avrò tempo per rivisitarla”

 

“Messi o Cristiano Ronaldo?”

“Preferisco Cristiano Ronaldo, ma Messi è più forte”

 

“Che musica ti piace?”

“Ascolto un po’ di tutto, in particolare quella italiana”

 

“Ultimo libro che hai letto?”

“Uno di Harry Potter”

 

“Sei più forte tu o tuo padre Dante?”

“In alcune cose io e in alcune lui, soprattutto nell’alzata dietro”

 

“Come ti immagini la prima volta che indosserai la maglia gialloblù al PalaPanini?”

“Immagino sarà un emozione fortissima che non scorderò mai”


Conosciamoli meglio: Venti domande a Vlad Davyskiba!

È il nuovo schiacciatore di Modena Volley, ha 22 anni e arriva da Monza dove ha vissuto le ultime tre stagioni. Andiamo a conoscere meglio Vlad Davyskiba, vincitore della Coppa Cev 2021/22.

 

“Ti piacerebbe giocare da opposto?”

“Sono uno schiacciatore, l’anno scorso però ho giocato in quel ruolo per qualche partita e mi è piaciuto”.

 

“Come si piazzerà Modena nella prossima stagione?”

“Vedo una squadra molto forte, il giusto mix tra giovani ed esperti che possono fare bene e disputare una buona stagione”.

 

“Un saluto dalla Bielorussia. Ti manca o ti sei già abituato all’Italia?”

“Mi manca la vita in Bielorussia, soprattutto i miei parenti e amici”.

 

“Cosa ne pensi di Bruno? Sei emozionato di giocare con lui il prossimo anno?”

“Bruno è un grandissimo giocatore, ha giocato in tutte le competizioni e quindi ha tantissima esperienza. È un bravo ragazzo e un vero capitano”.

 

“Attaccante migliore del mondo in questo momento?”

“Lucarelli”.

 

“Giocherai insieme a Juantorena, cosa ti piacerebbe imparare da lui?”

“La sua tecnica e la sua rincorsa prima di attaccare”.

 

“Dove pensi di dover migliorare di più?”

“In ricezione”.

 

“Stai trascorrendo l’estate a Modena, cosa ne pensi della città? Hai già avuto l’occasione di visitarla?”

“Modena è una città bella e si mangia bene, però non ho ancora visto tutto”.

 

“Vieni da Monza insieme ad un tuo compagno, Federici. Cosa pensi di Filippo? Che compagno di squadra è?”

“Un bravissimo ragazzo e un giocatore molto bravo, è il mio migliore amico. Tutti e due abbiamo ancora tante cose in cui crescere e imparare”.

 

“Tua moglie e tua figlia si trasferiranno a Modena?”

“No, mia moglie giocherà a Bergamo e quindi mia figlia resterà con lei”.

 

“Com’è giocare al PalaPanini da avversario? Come sarà da giocatore gialloblù?”

“Da avversario, giocare al PalaPanini è molto bello, perché alla fine non hai responsabilità davanti ai tifosi e giochi a mente libera. Sarà divertente e allo stesso tempo bello giocare a Modena”.

 

“Come hai fatto ad imparare già così bene l’Italiano?”

“L’ho imparato in due anni grazie all’aiuto dei miei amici”.

 

“Preferisci giocare a beach o indoor?”

“Pallavolo indoor”.

 

“Cibo preferito?”

“Carbonara”.

 

“Gruppo e canzone preferita?”

“Diamante di Shiva”

 

“Tifi una squadra di calcio?”

“Inter”.

 

“Ultimo libro che hai letto?”

“Il libro di Kobe Bryant”

 

“Serie TV preferita?”

“Game of Thrones”

 

“Cosa penserai quando entrerai in campo per la prima volta al PalaPanini in maglia gialloblù?”

“Penserò soltanto a far felici i nostri splendidi tifosi”.


Conosciamoli meglio: Venti domande a Filippo Federici!

Inizia oggi la nuova rubrica “Conosciamoli meglio” che vedrà protagonisti i nuovi giocatori che vestiranno la maglia di Modena Volley nella stagione 2023/24. Abbiamo raccolto le domande dei tifosi gialloblù, gli abbiamo aggiunto qualche altra curiosità ed eccole qui le risposte dei nuovi protagonisti del PalaPanini.

Iniziamo con Filippo Federici, il nuovo libero di Modena Volley, ha 23 anni e arriva dalla Vero Volley Monza.

 

“Presentati ai nostri tifosi”

“Sono Filippo, ho quasi 23 anni, vengo da Falconata Marittima in provincia di Ancona e sono alto 1.84”.

 

“Vestire la maglia di Modena cosa ti trasmette?”

“Vestire questa maglia è un onore, parliamo di una delle società con più storia al mondo e non è un caso che il PalaPanini venga definito come ‘Il Tempio del Volley’”.

 

“Qual è il miglior giocatore di tutti i tempi?”

“Per le imprese che è riuscito a portare a termine dico Kiraly, anche se purtroppo non l’ho mai visto giocare mi hanno sempre raccontato di lui come un giocatore impressionante”.

 

“Quale altro ruolo ti piacerebbe fare oltre al libero?”

“Sicuramente lo schiacciatore”.

 

“Come hai fatto ad arrivare a questo livello? Dai un consiglio a un giovane che ha appena iniziato a giocare”

“Bisogna allenarsi molto e fare tanti sacrifici, buttare sempre il cuore oltre l’ostacolo. Consiglio di non fermarsi mai e non mollare. Io sono andato via di casa a 13 anni per trasferirmi a Roma e da lì ho sempre vissuto lontano dalla famiglia, questo è stato uno dei miei sacrifici”.

 

“Che squadra di calcio tifavi da piccolo e che squadra tifi ora?”

“Ho sempre tifato il Milan”.

 

“Cosa hai pensato appena ti ha chiamato Modena?”

“All’inizio ero quasi incredulo, per me era un sogno venire qui”.

 

“Hai già visitato Modena? O sei solo stato al PalaPanini?”

“Purtroppo non ho ancora visitato la città, ma spero di poterlo fare molto presto”.

 

“Come fai a fare certe difese?”

“La difesa secondo me passa dall’atteggiamento mentale, prima di tutto devi volerlo”.

 

“Quando hai iniziato a giocare a pallavolo? Ti è sempre piaciuta la pallavolo o da piccolo preferivi un altro sport?”

“Ho giocato a pallavolo fin da piccolo. Ho provato a giocare a calcio, ma ho capito subito che non faceva per me. Mio fratello maggiore giocava a pallavolo, questo mi ha portato a provare anche io questo sport e me ne sono subito innamorato”.

 

“Hai pressioni addosso oppure sei libero e privo di ogni ansia e timore?”

“Sicuramente un po’ di pressione c’è sempre, ma non ne ho mai sofferto particolarmente”.

 

“Ti ricordi la Volley game Falconara?”

“Assolutamente, è dove ho iniziato a giocare a pallavolo e ho fatto i miei primi campionati giovanili. È come una famiglia per me”.

 

“Molten o Mikasa?”

“Mikasa”.

 

“The alla pesca o al limone?”

“Pesca”.

 

“Carbonara o amatriciana?”

“Carbonara”.

 

“Pizza o sushi?”

“Pizza”.

 

“Ricezione o difesa?”

“Difesa”.

 

“Cosa proverai quando scenderai in campo al PalaPanini per la prima volta con la maglia di Modena?”

“Sarà da scoprire, quando me lo immagino sento già le farfalle nello stomaco. Non vedo l’ora di giocare”.


Conosciamoli meglio: Venti domande a Osmany Juantorena!

Arriva a Modena una stella del volley mondiale, capitano della Nazionale italiana che ha conquistato l’argento alle Olimpiadi di Rio. Conosciamo meglio “El Hombre” Osmany Juantorena!

 

“Chi è Osmany Juantorena?”

“Osmany Juantorena è un ragazzo molto umile e che ha tanti sogni, un ragazzo che non smette mai di sognare per raggiungere obiettivi importanti. Fino a quando avrò la voglia e la passione per questo sport, farò di tutto affinché il mio nome rimanga sempre nel mondo della pallavolo.

 

“Cosa significa per te aver scelto Modena?”

“Modena è stata una scelta molto facile, condivisa con la mia famiglia. È una sfida personale perché non mi aspettavo di tornare in Italia in Superlega e di andare in una piazza così importante come Modena. È uno stimolo e una sfida molto grande per me, sicuramente sono molto curioso di scoprire questo ambiente caldissimo, una piazza dove tutti capiscono di pallavolo. Mi metto in gioco e, ripeto, sono molto curioso”.

 

“Che scarpe da pallavolo usi?”

“Uso le Nike Revolution. Ho un contratto con Nike e quindi uso quelle, sono scarpe che praticamente usano tutti”.

 

“Quanto vuoi vincere con Modena?”

“Tutto quello che si può, anche se il prossimo anno purtroppo saremo fuori dalle coppe. Dovremo essere concentrati su quello che riguarda il campionato e la Coppa Italia, sicuramente non saremo noi i favoriti ma è scontato che lo dica. Siamo un gruppo che vuole fare bene e quindi, strada facendo, vedremo dove potremo arrivare.

 

“Il tuo primo ricordo del PalaPanini”

“Il ricordo che mi è rimasto più in testa è stato nel 2013 quando abbiamo disputato la semifinale e c’era anche Bruninho. A Modena ci hanno sempre rullato, non ho bei ricordi a livello di risultati ma diciamo che comunque in quella occasione siamo riusciti ad andare avanti in gara 5”.

 

“Dai un consiglio ai giovani che sognano di arrivare in Superlega”

“Il consiglio è molto semplice. Tanta abnegazione, tanti sacrifici come ho fatto io e passione. Con l’impegno si può arrivare dappertutto, l’importante è arrivarci e rimanerci, questo è ciò che conta per me.  Chiunque potrebbe arrivare a giocarsi una stagione in Superlega, però tanti spariscono e tanti si montano la testa. La mia generazione è un po’ diversa rispetto a quella dei giovani di adesso, per cui io credo che questi giovani debbano soffrire un pochino di più. La pallavolo è cambiata, però ciò che conta secondo me è arrivarci e restarci per poi fare qualcosa di importante”.

 

“Il giocatore più forte di tutti i tempi”

“Direi Joel Despaigne, anche se è impossibile dirne soltanto uno tra tanti giocatori”.

 

“Il giocatore più forte con cui hai giocato”

“Ho avuto la fortuna di giocare con tanti fenomeni, da Grebennikov a Simon, Leal, Lucarelli, Sokolov e Bruninho tanto per citarne alcuni. È impossibile dirne uno, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti degli altri”.

 

“Cosa provi ad essere nuovamente compagno di squadra di Bruno”

“Bruno è un guerriero, lo conosco molto bene e abbiamo vinto insieme alla Lube. È un ragazzo molto umile e che non molla mai, un lavoratore e un uomo che mi ha permesso di cambiare la mia mentalità da un certo punto di vista. So che saremo noi a spingere questo gruppo giovane e a dare l’esempio giusto ai nostri compagni di squadra. Avremo un ruolo importante, dovremo far capire ai ragazzi che non bisogna mollare mai e serve rimanere sempre sul pezzo. Soprattutto lui che è il capitano”.

 

“Che squadra di calcio tifavi da ragazzino?”

“Il calcio l’ho scoperto in Italia, per cui da ragazzino seguivo di più il baseball che da noi è il primo sport. E comunque sono tifoso dell’Inter”.

 

“Il tuo obiettivo stagionale?”

“Non mi pongo limiti. Sono un giocatore di Modena e farò del mio meglio per aiutare la squadra in qualsiasi situazione. Porterò la mia esperienza e capacità tecnica al gruppo, per cui vedremo cosa potremo fare strada facendo. Vorrei disputare una bella stagione, in Italia è sempre importante farsi vedere e soprattutto lo è adesso dopo un anno passato fuori”.

 

“Per quanti anni pensi di continuare a giocare?”

“Non lo so sinceramente, dipende dal mio fisico e dalla voglia. Sono uno che ama questo sport, l’età credo sia un numero relativo e lo ha dimostrato anche Matey Kaziyski con il campionato disputato. Dipende da come stai e le motivazioni che hai, penso al singolo anno e poi si vedrà. È chiaro che prima o poi capita a tutti. Mi godo questi ultimi anni perché so che un domani tutto ciò mi mancherà”.

 

“La vittoria più bella”

“Da questo punto di vista sono stato molto fortunato in quanto ho vinto tanto. Non c’è una vittoria più bella dell’altra, hanno tutte un sapore diverso e stimolante e ogni successo ha una sua storia. Se dovessi scegliere una vittoria, direi la Champions League vinta a Bolzano nel 2011 quando giocavo a Trento. Dopo quell’evento è nata mia figlia ed è un motivo in più per citare quel successo”.

 

“La sconfitta più dolorosa”

“Dico la finale dell’Olimpiade a Rio 2016, una sconfitta pesante”.

 

“Perché hai scelto Modena?”

“Modena è Modena, la città vive di pallavolo e il PalaPanini è splendido. Già qualche anno fa dicevo che avrei voluto giocare a Modena nel corso della mia carriera. C’è stata questa opportunità ed è molto bello essere qui”.

 

“Quale è il ruolo più difficile della pallavolo secondo te?”

“Dico quello del palleggiatore, dato che ha un ruolo fondamentale e il compito di far girare la squadra”.

 

“Perché il numero 5?”

“Un numero che mi è sempre piaciuto, un numero che avevo quando ho iniziato in nazionale all’età di 15 anni e un numero che mi ha accompagnato e che mi ha portato fortuna nella mia carriera. Spero e mi auguro di finire con il numero 5 sulle spalle”.

 

“Cosa pensi del campionato turco e di quello cinese?”

“Quello cinese l’ho vissuto molto male ed è stata una sofferenza dall’inizio alla fine, purtroppo c’è stata la pandemia e sono rimasto sempre chiuso in albergo senza poter fare nulla e allenandomi male. C’è sicuramente un po’ di rammarico per l’esperienza in Cina. Il campionato turco, invece, rispetto a dieci anni fa è cresciuto molto anche grazie al contributo degli stranieri. Sta aumentando anche il pubblico e quindi è un buon campionato secondo me. Un campionato molto equilibrato e bello, le squadre turche saranno fastidiose nella Champions League del prossimo anno”.

 

“Come ti immagini la prima gara al PalaPanini in maglia gialloblù?”

“Per me sarebbe un’emozione unica, me la immagino ma fino a quando non la indossi non puoi provare la vera sensazione sulla tua pelle. Il PalaPanini è un palazzetto molto caldo e tifa sempre per la sua squadra, quindi per me è bello e non vedo l’ora, mi verranno sicuramente i brividi”.


Le condoglianze di Modena Volley per la scomparsa di Leo Novi

È venuto a mancare improvvisamente ieri, a 86 anni, Leo Novi. Se n’è andato, come spiegato dal figlio Luca, in serenità, dopo un pranzo in famiglia, con quella serenità che da sempre trasmetteva a chi lo conosceva e aveva avuto il privilegio di conoscerlo.
Era una persona speciale Leo, fondatore del Modena Baseball e poi straordinario dirigente del Gruppo sportivo Panini per lungo tempo. Fu lui a portare a Modena, insieme ad un altro Signore, Pietro Peia, quel Julio Velasco che poi avrebbe cambiato il mondo del volley dando vita alla Generazione dei fenomeni.
Aveva la gentilezza e la concretezza dei grandi, Leo, un sorriso e un garbo che riempivano il PalaPanini e gli altri luoghi della nostra città.
Modena Volley tutta si stringe al dolore del figlio Luca, di tutta la famiglia e di tutte le persone che a Leo volevano bene perché voler bene a Leo era una delle cose più naturali del mondo.


Le condoglianze della società Modena Volley per la scomparsa di Alessandra Pederzoli

Tutta Modena Volley esprime profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Alessandra Pederzoli, persona di enorme spessore umano, esempio di forza, tenacia, dignità e sensibilità. Alessandra ha convissuto con la malattia divenendo con gli anni un punto di riferimento per chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarla o conoscerla. Una donna di “speranza e sorriso”, questo è stata Alessandra e questo resterà per tutti noi. Al marito Gian Carlo Muzzarelli, alla figlia Emma, alla famiglia e a tutte le persone che le volevano bene vanno le più sentite condoglianze e un enorme abbraccio.


VGModena Volley diventa Modena Volley Settore Giovanile!

Cambio di denominazione e soprattutto di prospettiva per il settore giovanile gialloblù: da oggi il VGModena Volley prenderà il nome di Modena Volley Settore Giovanile, un passaggio che avvicina ulteriormente il mondo di bambini e ragazzi gialloblù a quello della prima squadra in una sinergia di intenti che si fa ancora più forte, con uno sguardo attento al presente e al futuro.
Queste le parole del Direttore Organizzativo del Settore giovanile, Manuel Armaroli: “Si tratta di un cambio di prospettiva, ma non di metodologia. Non ci sono rivoluzioni, è un ulteriore avvicinamento alla realtà della prima squadra. Lo staff delle giovanili rimarrà lo stesso così come la sua filosofia e il suo lavoro quotidiano. Il rapporto tra il nostro staff e quello della Serie A, soprattutto nella persona di Fabio Donadio, sarà ancora più stretto e paritario. L’interesse nel giovanile da parte di Modena Volley è sempre crescente e questo ulteriore step ci permetterà di avvicinarci ancora di più”.

“L’interesse di Modena Volley verso le squadre giovanili è altissimo – aggiunge il Responsabile del Settore giovanile Fabio Donadio – e l’attenzione che poniamo nella loro crescita è tanta a partire dai piccoli dei centri di avviamento. Con questo cambio di prospettiva avvicineremo ulteriormente i giocatori e lo staff della prima squadra alle squadre dei più giovani, con le figure di Manuel Armaroli e del Direttore Tecnico del Settore giovanile Emiliano Ferrari che rimangono punti di riferimento per noi, per i ragazzi e per i loro genitori”.


Nicholas Sighinolfi farà parte della rosa di Modena Volley! Bossi va a Catania, ripescata al posto di Vibo

Nicholas Sighinolfi farà parte del reparto centrali a disposizione di coach Petrella per la stagione 2023/2024. Centrale classe ‘94 cresciuto nel vivaio gialloblù, Sighinolfi nelle ultime stagioni ha collezionato diverse esperienze sia in Italia che all’estero rimanendo sempre di proprietà di Modena Volley, continuando un importante percorso di crescita.

Queste le parole del Direttore Sportivo Alberto Casadei: “Siamo molto felici di poter riabbracciare a Modena Nicholas Sighinolfi, un giocatore che è cresciuto nel nostro vivaio ed è sempre stato di nostra proprietà. Ha iniziato in gialloblù facendo molto bene ed anche nelle esperienze successive, in Italia e non, si è sempre contraddistinto per le sue doti dentro e fuori dal campo. Da tempo avevamo preso in considerazione l’idea di riportare Nicholas “a casa”, sarà molto bello riaverlo con noi. Elia Bossi ha ricevuto una proposta da Catania, che ha accettato il ripescaggio dopo la rinuncia alla Superlega di Vibo: è una squadra che gli offre la possibilità di giocare con continuità, abbiamo quindi deciso di assecondare la richiesta di Elia e farlo partire, inserendo immediatamente nel roster Nicholas”.

 

La scheda

NICHOLAS SIGHINOLFI

nato a Nonantola (MO) il 11 agosto 1994

Centrale di 206 cm di altezza

 

2023-2024 Modena Volley

2019-2023 Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo

2018-2019 Gioiella Gioia Del Colle

2017-2018 Noliko Maaseik

2016-2017 Materdomini Castellana Grotte

2015-2016 Modena Volley

 

Palmares nei club

1 Campionato Italiano

1 Coppa Italia

1 Supercoppa Italiana

1 Campionato Belga


Anche Modena Volley protagonista nella prima settimana della VNL!

È cominciata nel weekend appena conclusosi la Volleyball Nations League 2023, competizione internazionale che vede protagonisti con le maglie delle proprie nazionali diversi giocatori gialloblù. Il CT della Nazionale italiana Ferdinando De Giorgi ha portato con sé in queste prime gare Tommaso Rinaldi, Giovanni Sanguinetti e Filippo Federici. Con la Germania c’è poi il nuovo centrale gialloblù Anton Brehme, che contro il Brasile di Bruno Mossa de Rezende ha messo a segno 14 punti a coronamento di una prova maiuscola. Proprio nella sfida alla Germania di Brehme lo schiacciatore Tommaso Rinaldi è stato il top scorer del match con 18 marcature. Ottime prove in attacco per Giovanni Sanguinetti, che nelle vittorie contro Cuba e Germania ha messo a segno rispettivamente 10 e 9 punti. L’Italia nelle quattro gare giocate ha totalizzato due vittorie e due sconfitte, la Germania una vittoria e tre sconfitte, mentre il bilancio del Brasile è opposto a quello dei tedeschi con successi e un tie-break perso contro Cuba con un capitan Bruno in grande spolvero. La VNL maschile ripartirà il 20 giugno con Iran-Germania, l’Italia sarà impegnata il giorno successivo contro gli stessi asiatici e il Brasile sfiderà la Bulgaria.